
Attualmente, l’unico trattamento che viene regolarmente rivisto e approvato dalle Agenzie che regolano l’impiego delle terapie farmacologiche e cellulari è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (del sangue).
L’ipotesi di impiegare le cellule staminali per riparare un tessuto o un organo malato, che ha perso la sua funzione, è oggetto di moltissima ricerca negli ultimi anni. Gli scienziati stanno esplorando come utilizzare le cellule staminali per generare un tessuto che, una volta trapiantato, prenderà il posto di quello danneggiato da malattie, invecchiamento o lesioni. La ricerca sta anche indagando la possibilità che le cellule staminali specifiche di un singolo paziente possano essere sviluppate per consentire di studiare come possa rispondere a diversi trattamenti farmacologici, in una forma di medicina personalizzata. Attualmente, l’unico trattamento basato sulle cellule staminali che viene regolarmente rivisto e approvato dalle Agenzie che regolano l’impiego delle terapie farmacologiche e cellulari è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (o del sangue).
Studi in corso
È usato per trattare pazienti affetti da tumori e disturbi che colpiscono il sangue e il sistema immunitari o. Trattamenti per altre condizioni (neurologiche, dermatologiche, oculistiche, cardiovascolari) sono oggetto di sperimentazione clinica. Si parte dal presupposto che le cellule staminali – cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi tipi di cellule del corpo attraverso il processo di «differenziamento cellulare» -, inserite in qualche modo in un organo, possano trasformarsi e diventare nuove cellule specifiche per quell’organo. Le cellule staminali possono essere prelevate da diverse fonti, come il cordone ombelicale, il sacco amniotico, il sangue, il midollo osseo, la placenta, i tessuti adiposi, la polpa dentale.
Impresa complessa
Per quanto riguarda la sua domanda specifica, la ricerca nel campo delle malattie renali è molto attiva, anche nel nostro Istituto.
Tuttavia l’impresa di «rigenerare» il rene con queste cellule si rivela estremamente complessa. Il rene è un organo formato da molte cellule diverse che svolgono funzioni differenti, seppure in concerto tra loro. Queste cellule formano strutture molto particolari, che non è semplice ricostruire a partire da una cellula staminale. In sostanza, ad oggi, la cosiddetta terapia rigenerativa in nefrologia è ancora in una fase di sperimentazione nell’animale di laboratorio e non è ancora disponibile come pratica terapeutica. È altrettanto difficile dire se e quando queste sperimentazioni supereranno gli ostacoli attuali e porteranno alla fase di studio nell’uomo.