Pressione bassa, non sottovalutiamola in vista dell’estate

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Beatrice Iazzetta 10/06/2024

Ecco perché le persone suscettibili alla pressione bassa devono fare attenzione al caldo estivo e adottare le opportune precauzioni.

La pressione arteriosa è l’intensità con cui il sangue scorre nei vasi, essa è nei limiti della normalità quando i suoi valori sono compresi tra 90/60 mmHg e 130/85 mmHg. In presenza di valori inferiori a questi, si parla di pressione bassa o ipotensione; in presenza di valori superiori, invece, si parla di ipertensione.

La pressione bassa deve cominciare a preoccupare quando i valori si discostano in modo rilevante dal limite inferiore di normalità; in tali frangenti, la condizione è sintomatica e la persona colpita si sente poco bene.

La pressione arteriosa viene monitorata dallo specialista durante la visita medica, ma si può misurare anche da casa o in farmacia.

 

Sintomi e cosa fare

Le classiche manifestazioni riconducibili ad un calo della pressione arteriosa sono:

  • vertigini;
  • capogiri con senso di svenimento;
  • visione offuscata;
  • nausea e vomito;
  • palpitazione;
  • senso di instabilità.

 

Nei casi più semplici, non occorrono trattamenti specifici ma, è sufficiente l’adozione di alcuni corretti comportamenti. Specie nella stagione calda ed in soggetti con una propensione alla pressione bassa, sarà d’aiuto bere un maggior quantitativo di acqua, abolendo invece qualsiasi tipo di alcolici che accentuano la vasodilatazione e aumentano la disidratazione. Nei mesi estivi, è bene fare anche maggiore attenzione alla dieta, evitando pasti troppo abbondanti e ricchi in carboidrati e alzandosi lentamente da tavola al termine del pasto. Anche l’abbigliamento ha la sua importanza: meglio indossare vestiti leggeri e non esporsi al sole o uscire di casa nelle ore più calde della giornata per non rischiare colpi di calore. Se, nonostante questi accorgimenti, ci si accorge di essere sorpresi da un calo repentino di pressione, il suggerimento è quello di stendersi subito a terra, sollevare le gambe ed eventualmente praticare qualche esercizio muscolare di tipo isometrico.

 

Che cosa può indurre ad un calo di pressione?

Il caldo dell'estate potrebbe favorire un calo della pressione arteriosa in due modi: per disidratazione e per vasodilatazione.

Quando fa molto caldo, aumenta la sudorazione e se manca un'adeguata e tempestiva idratazione, la sudorazione può sfociare in una perdita eccessiva di liquidi, che a sua volta può evolvere in disidratazione; questa significa, che il corpo umano ha perso parte della quota di acqua presente nei vari tessuti. A pagarne le conseguenze è anche il sangue: la disidratazione, infatti, è responsabile di ipovolemia, ossia riduce il volume del sangue.

Invece, la vasodilatazione superficiale, ossia l'aumento del calibro dei vasi superficiali, determina un maggior flusso di sangue attraverso i vasi coinvolti e ciò favorisce il rilascio di calore verso superficie esterna della pelle e, di conseguenza, il raffreddamento del corpo. Per motivi fisici, tuttavia, le variazioni del calibro dei vasi sanguigni influenzano la pressione del liquido all'interno, ovvero il sangue. Nel pratico, la vasodilatazione induce un calo della pressione arteriosa: poiché si verifica una riduzione delle resistenze periferiche, che corrisponde all'attrito che si sviluppa tra il sangue e le parete vascolari e che si oppone alla circolazione sanguigna.

Tra gli altri fattori che possono influenzare i valori della pressione arteriosa, indichiamo il volume sistolico, ovvero la quantità di sangue pompata dal cuore a ogni contrazione; il tono vascolare, che a sua volta può essere influenzato da rigidità o blocchi nei vasi sanguigni; e la frequenza cardiaca.

La variazione di uno o più di questi fattori può essere la causa di un abbassamento della pressione.

Un’altra delle cause più comuni è quella definita ortostatica, in genere successiva al rapido passaggio dalla posizione sdraiata a quella in piedi.  

 

È vero che le donne sono le più colpite dalla pressione bassa?

L’ipotensione è molto comune nelle donne in età fertile a causa degli ormoni durante il ciclo mestruale. Estrogeni e progesterone agiscono sui vasi sanguigni favorendone la dilatazione. Il fenomeno può essere ancora più marcato in gravidanza a causa di una maggiore produzione di progesterone e al ‘peso del bambino’ che riduce il ritorno di sangue venoso al cuore.

 

Pressione bassa: quando preoccuparsi

In caso dovessero iniziare a sorgere i sintomi, bisogna sdraiarsi a terra e sollevare le gambe per evitare lo svenimento. Inoltre possiamo ricorrere anche ad alcune semplici manovre che fanno alzare la pressione, come la contrazione massimale delle dita delle mani oppure contrazioni dei muscoli delle gambe, per esempio a gambe incrociate.

Nella stagione calda può giovare l’assunzione di integratori salini, ad azione stimolante, oppure di liquirizia che aumenta la pressione. Importante idratarsi: almeno 1,5-2 libri al giorno di acqua.

Come già accennato, i valori della pressione arteriosa subiscono variazioni non solo durante la giornata, ma anche d’estate a causa del forte caldo.

Si tratta di variazioni per la maggior parte dei casi normali, tuttavia, se alla pressione bassa si associano altri sintomi come vertigini, stordimento, giramenti di testa, debolezza, è importantissimo contattare il proprio medico di fiducia.

Consigliato anche fare sempre un’attività fisica moderata perché durante l’esercizio la pressione aumenta e ciò permette all’organismo di abituarsi a variazioni di pressione.

Tuttavia, per le forme gravi di ipotensione esistono farmaci vasopressori.