Dieta mediterranea: aiuta (anche) a prevenire e alleviare i sintomi del disturbo da stress post-traumatico

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20/10/2023

Seguire la dieta mediterranea può alleviare o prevenire i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. Sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature Mental Health. Gli autori hanno dimostrato che il microbioma intestinale può influenzare lo sviluppo e la risposta delle emozioni. Lo studio, condotto da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, membro fondatore del sistema sanitario Mass General Brigham, e della Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha analizzato la relazione tra disturbo da stress post-traumatico, dieta e microbioma intestinale, in circa 200 partecipanti a sotto-studi del Nurses’ Health Study-II.

Dieta mediterranea, microbioma intestinale, stress dopo un trauma

Per dieta mediterranea s’intende il modello nutrizionale prevalentemente vegetale, a base di: frutta, verdura, cereali e prodotti trasformati (pane, pasta) soprattutto integrali, impiego dell’olio extra vergine di oliva (apporto di acidi grassi monoinsaturi), buon consumo di pesce e piccole quantità sia di carne rossa (salumi e preparati industriali) e pochi zuccheri.

Il microbioma intestinale (noto anche come flora intestinale) è il termine scientifico corretto per descrivere l’insieme dei microrganismi che popola per lo più l’intestino: questi, comunicando tra loro, agiscono come se fossero un unico organismo e svolgono funzioni importanti per la salute.

Per disturbo da stress post-traumatico (Ptsd) s’intende un problema di salute mentale: secondo il National Institute of Mental Health americano, la caratteristica è che la vittima rivive ripetutamente l’esperienza traumatica sotto forma di ricordi, incubi, flashback o in occasione di anniversari e commemorazioni. Chi ne soffre ha difficoltà nel controllo delle emozioni, manifesta irritabilità, rabbia improvvisa o confusione emotiva, depressione e ansia, insonnia, evita qualunque atto che lo costringa a ricordare l’evento traumatico. Altro sintomo diffuso è il senso di colpa, per esempio, per essere sopravvissuti o non aver potuto salvare altre persone. Le persone con questo disturbo hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche, come quelle cardiovascolari, autoimmuni, ictusdiabete, e anche di morire prematuramente.
Comprendere il ruolo della dieta e del microbioma potrebbe migliorare le raccomandazioni (e i risultati) per i pazienti con Ptsd.

Lo studio

I circa 200 partecipanti sono stati assegnati a tre gruppi: esposti a traumi ma con nessun disturbo da stress post-traumatico; con probabile Ptsd; c on nessuna esposizione al trauma. Tutti hanno presentato due serie di quattro campioni di feci, all’inizio dello studio e, di nuovo, sei mesi dopo. I campioni sono stati raccolti per fornire informazioni sul Dna microbico e per confermare che il microbioma intestinale del partecipante era rimasto stabile nel corso dei sei mesi.
Il team di ricercatori ha valutato le associazioni tra la struttura complessiva del microbioma, fattori quali sintomi del disturbo da stress post-traumatico, età, indice di massa corporea (BMI), informazioni sulla dieta seguita.
Gli studiosi hanno trovato d iversi fattori (BMI, depressione) associati alla struttura del microbioma.
Ebbene, i partecipanti che seguivano la dieta mediterranea, hanno avuto meno sintomi del disturbo da stress post-traumatico.

Carni rosse

In particolare i ricercatori hanno scoperto che il consumo di carni rosse e lavorate era associato a maggiori sintomi di Ptsd, mentre il consumo di alimenti a base vegetale a minori disturbi.
Hanno poi esaminato il legame tra i sintomi del disturbo da stress post-traumatico e le “firme” del microbioma intestinale, con l’obiettivo di identificare le specie protettive e, tra queste, potrebbe esserlo l’Eubacterium eligens, una specie di batterio appartenente alla famiglia delle Eubacteriaceae. Gli studiosi, infatti, hanno dimostrato che l’effetto protettivo di questa specie di batterio, rispetto al disturbo Ptsd, era associato agli alimenti tipici della dieta mediterranea, come verdure, frutta e pesce.

Prospettive per alleviare altri disturbi mentali

«C’è una relazione tra microbioma intestinale umano e cervello – spiega uno degli autori della ricerca, Yang-Yu Liu, del Brigham and Women’s Hospital – . Col nostro studio, abbiamo esaminato come fattori quali la dieta siano associati ai sintomi del disturbo da stress post-traumatico: la dieta mediterranea può fornire un potenziale sollievo alle persone con sintomi di Ptsd. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, siamo più vicini a poter fornire raccomandazioni dietetiche per la prevenzione o il miglioramento del disturbo da stress post-traumatico».
I ricercatori ritengono, poi, che i risultati dello studio offrano spunti per studi futuri sul legame tra altri disturbi di salute mentale e interventi dietetici al fine di migliorare le raccomandazioni mirate ad alleviare o prevenire i sintomi.

Fonte: https://www.corriere.it/salute/nutrizione/23_ottobre_20/dieta-mediterranea-aiuta-anche-prevenire-alleviare-sintomi-disturbo-stress-post-traumatico-b71a7b50-6db9-11ee-b4dd-ccfb4c07cfb8.shtml?refresh_ce