Con l’Intelligenza artificiale, primo soccorso più rapido ed efficace

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28/07/2023

Può l’Intelligenza artificiale (Ai) rendere più semplice, veloce ed efficace la gestione degli interventi di primo soccorso? È la domanda alla quale cercano di rispondere due articoli scientifici, pubblicati su Resuscitation e Jama Surgery. In entrambi i casi, i ricercatori italiani hanno cercato di immaginare un futuro che ritengono imminente, in cui l’intelligenza artificiale sarà in grado di assistere il personale sanitario nella gestione delle emergenze.

Un «nuovo mondo» sanitario

L’Intelligenza artificiale sta rapidamente rimodellando il panorama dell’assistenza sanitaria trasformando vari aspetti della cura del paziente, della ricerca medica e dell’efficienza operativa. In ambito sanitario, i sistemi di Ia consentono una diagnosi precisa, una previsione accurata della malattia, del suo decorso e degli esiti, una personalizzazione dei trattamenti dei pazienti, l’automazione di attività di routine, la gestione di grandi volumi di dati dei pazienti .

Facilitano inoltre il monitoraggio remoto dei pazienti, spingendo così l’assistenza sanitaria verso un’era di accuratezza ed efficienza senza precedenti. Questo tema è oggi più attuale che mai nel settore sanitario, dove il panorama globale sta ancora affrontando le conseguenze di una pandemia che si spera conclusa.

Rilevazione degli incidenti stradali

Recentemente, una delle big tech statunitensi ha introdotto sul mercato nuovi smartphone che, tra le altre funzionalità, sono in grado di rilevare un incidente stradale e allertare automaticamente i soccorsi, trasmettendo la posizione corrente. Il sistema si basa su algoritmi di Intelligenza artificiale che analizzano i dati raccolti dai sensori integrati nei dispositivi, sia smartphone che wearable.

Questi dati includono la forza G causata dall’impatto, rilevata dall’accelerometro, i cambiamenti improvvisi nell’orientamento del veicolo, rilevati dal giroscopio, la velocità e la posizione, calcolate dal GPS, i rumori forti tipici di un incidente stradale, rilevati dal microfono, e le variazioni di pressione nell’abitacolo causate dagli airbag, rilevate dal barometro.

«Il tempo è un fattore cruciale in caso di trauma grave e questo sistema può essere di enorme aiuto per comprimere i ritardi causati da una ritardata attivazione dei soccorsi o in caso di eventi che avvengono in luoghi isolati. Inoltre, questi dati, se resi accessibili e integrati con i dati clinici, ci potrebbero permettere di ottenere una stima più oggettiva e precisa della gravità dell’incidente e delle condizioni dei pazienti coinvolti. Di conseguenza, la cura del paziente e la gestione delle risorse necessarie migliorerebbero, nonché si aprirebbero enormi opportunità di ricerca sfruttando questi Big Data», spiega Tommaso Scquizzato, medico e ricercatore presso il Centro di Ricerca di Anestesia e Rianimazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e membro del Science and Education Committee Basic Lifes Support dello European Resuscitation Council.

L’importanza della formazione

Il miglioramento dell’assistenza passa anche per la formazione, uno dei casi più emblematici è l’arresto cardiaco. «La sensibilizzazione e la formazione è una strumento strategico per aumentare la sensibilità e le competenze dei cittadini in caso di arresto cardiaco» sottolinea Federico Semeraro, medico anestesista rianimatore all’Ospedale Maggiore di Bologna, Chair-elect dello European Resuscitation Council nonché coautore di entrambi i lavori.

«Esplorare le nuove tecnologie per adeguare il tono di voce della formazione è fondamentale per coinvolgere le nuove generazioni». Esistono diversi software per la creazione di immagini a partire da una descrizione testuale , detta «prompt». Questi software si basano sull’Intelligenza artificiale generativa che è in grado di produrre immagini interpretando il comando dell’utente, attingendo da un database di immagini pubbliche e considerando il feedback dell’utente stesso.

Le potenzialità in ambito di Medical education

«Ci siamo focalizzati su una delle Ai generative per immagini perché è un software che stiamo imparando a conoscere», spiega Carlo Alberto Mazzoli, medico anestesista rianimatore all’Ospedale Maggiore di Bologna. «Le potenzialità di questa tecnologia in ambito di Medical education sono enormi, dalla creazione di materiale divulgativo per la popolazione o didattico per i corsi ai professionisti fino alla creazione di scenari di simulazione su cui formare attivamente i discenti».

Tuttavia, esistono dei limiti imposti dagli stessi sviluppatori del software che ad esempio hanno instaurato dei divieti su parole specifiche per prevenire la produzione indiscriminata di contenuti violenti o offensivi. «Ed è per questo che auspichiamo la creazione di account dedicati a professionisti certificati», conclude Lorenzo Gamberini, medico anestesista rianimatore all’Ospedale Maggiore di Bologna e coautore di entrambi i lavori. «Per metterci nelle condizioni di lavorare insieme a questi software e di allenarli a produrre risposte via via più affidabili».

Fonte: https://www.corriere.it/salute/ehealth/23_luglio_28/intelligenza-artificiale-primo-soccorso-piu-rapido-efficace-1f091d5c-2c79-11ee-af49-98c477f348ce.shtml?refresh_ce