Ictus, trovato un collegamento tra gruppo sanguigno e rischio prima dei 60 anni

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05/09/2022

Il gruppo sanguigno, A, B, AB, oppure 0, potrebbe essere collegato al rischio di avere un ictus precoce, cioè prima dei 60 anni. Lo dicono i risultati di una metanalisi di 48 studi realizzati tra Nord America, Europa, Giappone, Pakistan e Australia sugli ictus ischemici di17mila pazienti under 60 e 600mila persone sane.

Secondo lo studio, coordinato dall'Università del Maryland è pubblicato su Neurology col titolo "Contribution of Common Genetic Variants to Risk of Early Onset Ischemic Stroke", il rischio di ictus precoce è più elevato tra le persone di gruppo sanguigno A e meno elevato tra quelle di gruppo 0, rispetto al rischio riscontrato tra le persone con sangue di altri gruppi.

L'ictus ischemico è un danno cerebrale che si verifica quando l'afflusso di sangue diretto al cervello viene improvvisamente interrotto per l'ostruzione di un'arteria. Dopo un ictus, una persona può avere problemi di movimento, difficoltà di linguaggio o di pensiero e anche se la riabilitazione può fare molto per il recupero funzionale di questi deficit, l'impatto dell'evento cerebrovascolare sulla qualità della vita è in genere pesante.

Nel nostro paese, come altrove, nel 75% dei casi l'ictus colpisce le persone anziane, con più di 65 anni (dati del ministero della Salute). Ovunque però "il numero di persone che incorrono in un ictus precoce è in aumento. E sono proprio queste persone ad avere maggiori probabilità di morire a causa dell'evento ischemico e di affrontare decenni di disabilità. Ciononostante - ha detto Steven J. Kittner, professore di neurologia all'Università del Maryland e tra i principal investigator della ricerca - ci sono poche ricerche sulle cause degli ictus precoci"

Kittner e gli altri che hanno partecipato all'analisi - una cinquantina di esperti nel mondo - hanno esaminato i cromosomi sia dei pazienti sia delle persone sane per identificare le varianti genetiche associate all'ictus. Così facendo hanno trovato un legame tra l'ictus precoce e l'area del cromosoma dove è localizzato il gene del gruppo sanguigno.

Dopo aver corretto i dati sulla base del sesso e di altri fattori potenzialmente confondenti, i ricercatori hanno visto che il rischio di ictus a esordio precoce è più alto del 18% tra le persone con gruppo sanguigno A e più basso del 12% tra quelle con gruppo sanguigno 0, rispetto a tutti gli altri. "L'associazione tra gruppo sanguigno e ictus tardivo era molto più debole di quella che abbiamo trovato tra gruppo sanguigno e ictus precoce", ha inoltre spiegato Braxton D. Mitchell, professore di Medicina all'Università del Maryland, anche lui come Kittner principal investigator dello studio. 

Gli autori hanno voluto sottolineare che l'aumento del rischio ictus è molto modesto, e che sulla base di questi risultati chi ha sangue di tipo A non dovrebbe preoccuparsi né impegnarsi in chissà quali screening o test medici aggiuntivi.

"Non sappiamo ancora perché il gruppo sanguigno A conferirebbe un rischio più alto di ictus precoce - ha detto Kittner -. Probabilmente le ragioni hanno qualcosa a che fare con fattori di coagulazione del sangue come le piastrine, o con le cellule che rivestono i vasi sanguigni, o con le proteine circolanti che svolgono un ruolo nella formazione di coaguli di sangue".

"È chiaro - ha aggiunto e concluso l'esperto - che abbiamo bisogno di più studi di follow-up per chiarire i meccanismi alla base dell'incremento di rischio di ictus".

"Questo studio solleva una questione importante che richiede indagini più approfondite sul modo in cui il gruppo sanguigno, geneticamente determinato, possa avere un ruolo nel rischio di ictus precoce - ha commentato i risultati della ricerca Mark T. Gladwin vicepresidente per gli Affari Medici, professore e preside della facoltà di medicina dell'Università del Maryland. "E  - ha aggiunto - indica l'urgente necessità di trovare nuovi modi per prevenire questi eventi potenzialmente devastanti nelle persone giovani". E in questo senso, dicono all'università del Maryland, questa ricerca potrebbe potenzialmente portare a nuove metodiche per prevedere e prevenire gli ictus nei giovani.

Il gruppo sanguigno è ereditario e dipende dagli antigeni presenti sulla superficie dei globuli rossi. Nel sangue sono presenti gli anticorpi contro gli antigeni che non sono sui globuli rossi di una persona. Esistono più di trenta sistemi diversi di classificazione ma secondo il sistema AB0 (ABzero), i gruppi sanguigni sono quattro: A, B, AB oppure 0. Il gruppo A presenta l'antigene A sulla superficie dei globuli rossi e gli anticorpi anti-B nel sangue. Il gruppo B ha l'antigene B sui globuli rossi e gli anticorpi anti-A nel sangue.

Chi ha il gruppo 0 non ha antigeni sui globuli rossi, ma ha anticorpi anti-A e anti-B nel sangue. Il gruppo AB presenta antigeni A e B sui globuli rossi, ma non ha anticorpi nel sangue.