Nei matrimoni che durano i cuori battono (davvero) all’unisono

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19/08/2022

La scrittrice romana Valentina D’Urbano nel titolo del suo romanzo d’esordio del 2012 «Il rumore dei tuoi passi» (Tea) riprendeva una frase del libro «La forza delle cose» di Simone de Beauvoir dove la moglie del filosofo francese Jean-Paul Sartre descrive la dolciastra nostalgia per l’assenza dei passi per casa del suo uomo. Nella sua canzone «Farewell, Francesco Guccini dice invece: «Sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buon umore, quando apri la porta il sorriso ogni volta mi entra nel cuore». E proprio sulla prossimità di certi particolari speciali della vita quotidiana di ogni coppia si basa uno studio dei ricercatori dell’Università dell’Illinois diretti da Brian G. Ogolsky appena pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships che dimostra come le coppie che hanno la fortuna di arrivare alle nozze d’argento (25 anni di matrimonio), a quelle d’oro (50 anni) o di diamante (60) abbiano davvero qualcosa di speciale: raggiungono addirittura una sintonia nella frequenza cardiaca che porta i cuori dei due coniugi a battere all’unisono, come se con gli anni si fossero ormai abituati a vivere in sincronia fisiologica.

 

«Danza cardiaca»

Se la frequenza del cuore della moglie cambia, lo fa pure quella del marito e viceversa, in una danza cardiaca basata su un delicato equilibrio che governa la fisiologia e gli schemi funzionali dei due partner per tutto il giorno. I ricercatori americani hanno studiato per due settimane 10 coppie di coniugi con età fra 64 e 88 anni e sposati da almeno 14 anni fino a un massimo di 65. La frequenza cardiaca non è stato comunque l’unico parametro usato nello studio: è stata valutata anche la prossimità fra i due sposi nell’arco della giornata, cioè quanto marito e moglie stavano vicini nelle 24 ore, quasi a sottolineare come anche la vicinanza fisica dei loro cuori sia importante per la saldezza del rapporto, cosa peraltro a tutti palese se solo si pensa a come, anche in questi tempi di distanziamento sociale, i fidanzati freschi d’innamoramento stiano sempre abbracciati fra loro, emulando Nilla Pizzi che cantava «avvinta come l’edera al tuo cuore».

 

L’esperimento

A casa i coniugi oggetto dello studio dovevano indossare un particolare cardiofrequenzimetro da polso e un sensore di prossimità simile a quelli di parcheggio delle moderne automobili. Ogni mattina un ricercatore telefonava ricordando loro di indossare i dispositivi per il rilevamento. Nell’abitazione erano posizionate telecamere e sensori che rilevavano in diretta la posizione dei coniugi per confrontarla in tempo reale con i dati che arrivavano via web dai due rilevatori indossati. È stata così evidenziata una correlazione predittiva della sincronizzazione cardiaca fra i due soggetti dove uno conduce il ritmo e l’altro segue. Il primo cuore a partire, sia esso del marito o della moglie, è quello che, come un capofanfara, li fa poi battere entrambi all’unisono.

«Nei colloqui di orientamento psicologico di coppia — dice Brian G. Ogolsky, direttore dell’ Human Development & Family Studies e principale autore dello studio — quando chiediamo a coniugi che stanno insieme da 30 o 40 anni quanto siano soddisfatti o si sentano impegnati nel loro rapporto di solito non veniamo presi molto sul serio e perciò abbiamo cercato un sistema obiettivo di valutazione delle relazioni di coppia scoprendo questa correlazione dei ritmi cardiaci.

«Non la si può però considerare universalmente valida: ogni giorno è diverso dall’altro perché le attitudini, i comportamenti o la vicinanza fra i coniugi cambiano ogni giorno e il weekend è ad esempio diverso dagli altri giorni. Possiamo fare solo una predizione giornaliera, ma abbiamo imparato che per capire le interazioni uniche che si verificano all’interno della coppia bisogna fare attenzione ai microfenomeni di ogni giorno, perché sono gli unici che ci raccontano le interazioni coniugali che si svolgono di momento in momento».

 

Il massimo? Quando il coniuge è il miglior amico

Diversi studi hanno analizzato aspetti e curiosità della vita coniugale. Per esempio: secondo un’indagine della Brigham Young University le coppie che litigano per i messaggini o prendono importanti decisioni via cellulare sono meno felici. Stando invece a uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology dalla Florida State University un evento avverso all’inizio della relazione è la miglior garanzia di un lungo matrimonio felice e il miglior antidoto all’infedeltà. Le coppie che condividono le faccende domestiche (studio della Ucla, in California) hanno relazioni migliori: se sai cosa fare e cosa ci si aspetta da te, sei più felice con te stesso e con il coniuge. Infine, il National Bureau of Economic Research è certo che il matrimonio rende felici, ma le coppie dove un coniuge considera l’altro il suo migliore amico lo sono ancora di più.

Fonte: https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/22_agosto_19/nei-matrimoni-che-durano-cuori-battono-davvero-all-unisono-4dfda47e-61b0-11ec-b501-5738353be174.shtml